Manuale delle attività commerciali ed artigianali
di Saverio Linguanti, Daniela Paradisi
Il volume offre un quadro esaustivo della disciplina amministrativa del commercio sia nelle forme tradizionali che nelle varie forme speciali e delle attività artigianali, sulla base dei principi fondamentali che il legislatore nazionale ha approvato negli ultimi anni.
Questa nuova edizione si è resa necessaria dopo l’azione legislativa di riforma del D.lgs. n. 222/2016 e si propone di chiarire gli aspetti operativi legati alla semplificazione procedurale riconosciuta anche alle regioni ed agli enti locali. Il volume dunque è il frutto di un’ampia revisione, basata anche sulle modifiche intervenute in materia di imprenditori agricoli ed attività svolte in forma artigianale, in particolare relativamente agli artigiani alimentari ed al consumo sul posto secondo recenti diversi orientamenti del MISE.
Il Manuale effettua, ad oggi, una disamina completa della situazione del commercio su area pubblica e prende, inoltre, in esame la disciplina di innumerevoli attività economiche (disciplina del benessere, vendita della stampa, panificazione, autoriparatori, acconciatori, estetisti, tatuatori e piercing, artigiani del settore alimentare e consumo sul posto, ecc.), in modo da offrire agli operatori del settore un riferimento bibliografico realmente completo, ricco di suggerimenti e soluzioni alle problematiche più complesse, attraverso una trattazione semplice e chiara, ma sempre rigorosamente fondata sui necessari riferimenti normativi e giurisprudenziali.
I lettori avranno, infine, a disposizione, a supporto delle attività quotidiane, numerosi materiali operativi (modulistica, normativa e prassi) disponibili nell’area dedicata del sito www.approfondimenti.maggioli.it (le indicazioni e le credenziali di accesso sono riportate all’interno del volume).
Indice
CAPITOLO 1 - LIBERALIZZAZIONE E SEMPLIFICAZIONE: SCIA E SPORTELLO UNICO
1.1. La legge 11 novembre 2011, n. 180: lo Statuto delle Imprese.
1.2. La liberalizzazione delle attività economiche: il d.l. n. 1/2012 convertito nella legge n. 27/2012
1.3. Il decre cvb to legge semplificazioni n. 5/2012, convertito in legge n. 35/2012
1.4. La circolare del Ministero dello sviluppo economico n. 3637/C del 10 agosto 2010 relativa all'approvazione del nuovo articolo 19 della legge n. 241/1990
1.5. Le nuove tipologie di SCIA dopo i decreti legislativi n. 126/2016 e n. 222/2016
1.6. La conformazione dell'attività nella valutazione della SCIA
1.7. La SCIA e la Comunicazione: presunte differenze
1.8. Lo sportello unico per le imprese nel d.P.R. n. 160/2010
1.9. La Tabella A allegata al decreto legislativo n. 222/2016: attività e regimi corrispondenti
CAPITOLO 2 - I REQUISITI PER L'ATTIVITÀ COMMERCIALE E DI SOMMINISTRAZIONE
2.1. I requisiti di onorabilità
2.1.1. I requisiti di onorabilità aggiuntivi per l'attività di somministrazione
2.1.2. Decorrenza e durata delle condizioni ostative
2.1.2.1. Termine iniziale del quinquennio
2.1.2.2. Sospensione condizionale della pena
2.1.2.3. Riabilitazione
2.1.2.4. Patteggiamento
2.1.2.5. Pena sostitutiva della pena detentiva
2.1.2.6. Verifica delle condizioni ostative in caso di società
2.1.3. Obbligo del possesso dei requisiti di onorabilità anche per il soggetto preposto
2.1.4. Procedura per l'accertamento delle condizioni ostative
2.2. I requisiti professionali
2.2.1. I chiarimenti della circolare 12 settembre 2012, n. 3656
2.2.1.1. Soppressione dell'obbligo del possesso del requisito professionale nel caso di attività di vendita di prodotti alimentari e di somministrazione di alimenti e bevande, effettuate non al pubblico, ma nei confronti di una cerchia determinata di soggetti
2.2.1.2. Soppressione dell'obbligo del possesso dei requisiti professionali in caso di attività di somministrazione di alimenti e bevande nei circoli privati
2.2.1.3. Obbligo del possesso dei requisiti di onorabilità per associazioni e circoli
2.2.1.4. Eliminazione dell'obbligo del possesso dei requisiti professionali in caso di vendita di prodotti non destinati all'alimentazione umana
2.2.1.5. Soppressione dell'obbligo del possesso del requisito professionale nel caso di commercio all'ingrosso
2.2.1.6. Riconoscimento dei requisiti professionali anche al soggetto esercente in proprio
2.2.1.7. Validità dell'iscrizione al REC per le tabelle rientranti nel settore alimentare e per l'attività di somministrazione o superamento del relativo esame o corso, nonché dell'iscrizione alla sezione speciale imprese turistiche del REC o superamento del relativo esame o corso
2.2.1.8. Ammissibilità dell'utilizzo di un soggetto in qualità di preposto in possesso dei requisiti professionali anche in caso di impresa individuale
2.3. Modalità e limiti per il riconoscimento della pratica commerciale
2.3.1. Assenza per maternità
2.3.2. Lavoro part-time
2.3.3. Irregolarità contributiva
2.3.4. I collaboratori co.co.pro
2.3.5. Gestione di comunità residenziali
2.3.6. Pratica commerciale negli esercizi alberghieri o rifugi alpini
2.3.7. Agente e rappresentante di commercio
2.3.8. Dipendente qualificato almeno IV livello
2.3.9. Pratica presso imprese artigiane
2.3.10. Associato in partecipazione
2.3.11. Pratica di figura di alto profilo professionale in seno a società
2.4. La circolare n. 3642 del 15 aprile 2011 sui titoli di studio validi
2.4.1. Titoli di studio universitari
2.4.2. Titoli di scuola secondaria superiore
2.4.3. Sistema di istruzione e formazione professionale
CAPITOLO 3 - COMMERCIO ALL'INGROSSO
3.1. Disciplina e definizioni
3.2. Requisiti di accesso e di esercizio
3.3. Esercizio congiunto di commercio all’ingrosso e al dettaglio
CAPITOLO 4 - COMMERCIO AL DETTAGLIO IN SEDE FISSA
4.1. La programmazione della rete distributiva
4.1.1. Evoluzione del quadro normativo
4.1.2. Gli indirizzi generali di programmazione commerciale
4.1.3. I criteri di programmazione urbanistica
4.1.4. Ambiti di intervento regionale
4.1.5. Ambiti di intervento comunale
4.2. Le tipologie degli esercizi di vendita
4.3. La disciplina dell'apertura degli esercizi
4.3.1. Apertura degli esercizi di vicinato
4.3.1.1. Consumo sul posto negli esercizi di vicinato
4.3.1.2. Coesistenza di esercizi di vicinato nello stesso locale
4.3.2. Apertura delle medie strutture di vendita
4.3.3. Apertura delle grandi strutture di vendita
4.3.4. Apertura dei centri commerciali
4.3.5. Termine per attivare gli esercizi
4.4. Ampliamento della superficie di vendita
4.5. Trasferimento di sede degli esercizi di vendita
4.5.1. Non sono prescritte distanze minime tra gli esercizi commerciali
4.6. Subingresso nella gestione degli esercizi e nei reparti di esercizio o nella proprietà
4.6.1. Subingresso per atto tra vivi
4.6.2. Subingresso per causa di morte
4.6.3. Affidamento in gestione di reparti d'azienda
4.7. Orari di apertura e di chiusura degli esercizi
4.8. Ulteriori prescrizioni
4.8.1. Divieto di limitazioni quantitative all'assortimento merceologico
4.8.2. Domande concorrenti - Casi di priorità
4.8.3. Vidimazione annuale delle autorizzazioni: non necessita
4.8.4. Le tabelle merceologiche riservate
4.8.5. Comunicazione del Segretario comunale
4.9. Sistema sanzionatorio
4.9.1. Sanzioni applicabili per le violazioni del d.lgs. n. 114
4.9.2. Revoca e sospensione dell'autorizzazione commerciale e/o chiusura dell'esercizio
4.9.3. Competenza dei dirigenti ad emettere i provvedimenti sanzionatori
CAPITOLO 5 - DISCIPLINA DELLE FORME SPECIALI DI VENDITA AL DETTAGLIO
5.1. Spacci interni
5.2. Apparecchi automatici
5.3. La vendita mediante apparecchi automatici effettuata in apposito locale
5.4. Vendita per corrispondenza, televisione o altri sistemi di comunicazione
5.5. Il commercio elettronico
5.6. Vendite presso il domicilio dei consumatori
5.7. Propaganda a fini commerciali e tutela del consumatore
CAPITOLO 6 - COMMERCIO AL DETTAGLIO SULLE AREE PUBBLICHE
6.1. La disciplina nazionale
6.1.1. Le definizioni
6.1.2. Le prescrizioni generali
6.2. Esercizio dell'attività
6.2.1. Requisiti di accesso e di esercizio
6.2.2. Regolamentazione comunale e silenzio-assenso per il rilascio delle autorizzazioni
6.2.3. Somministrazione di alimenti e bevande sulle aree pubbliche
6.2.4. Non è necessaria l'iscrizione nel registro dei mestieri girovaghi
6.2.5. Tempo e luogo per l'esercizio del commercio
6.2.6. Orario di svolgimento dell'attività
6.2.7. La programmazione regionale
6.2.8. I criteri da applicare nelle procedure di selezione per l'assegnazione dei posteggi
6.2.9. Assegnazione di posteggio temporaneamente non occupato dal titolare
6.2.10. Individuazione delle aree aventi valore archeologico, storico, artistico e ambientale
6.2.11. Commercio su aree demaniali marittime
6.2.12. Svolgimento dell'attività commerciale negli aeroporti, nelle stazioni e nelle autostrade
6.2.13. Termine per iniziare l'attività commerciale
6.2.14. Rappresentanza e preposto per le vendite su aree pubbliche
6.2.15. Numero di dipendenti che può avere il commerciante su aree pubbliche
6.2.16. Gestione pro tempore dell'azienda commerciale
6.2.17. Subingresso nell'azienda commerciale anche parziale (ramo di azienda) e nei posteggi
6.2.18. Gestione pro tempore delle aziende o di un ramo di azienda: termini e modalità
6.2.19. Esibizione dell'autorizzazione e non esposizione
6.3. Fiere e mercati
6.3.1. Distinzione terminologica
6.3.2. Partecipazione a mercati e fiere
6.3.3. Istituzione di mercati riservati alla vendita diretta degli imprenditori agricoli
6.4. Sistema sanzionatorio
6.4.1. Le sanzioni per violazioni
6.4.2. Revoca dell'autorizzazione
6.4.3. Competenza ad irrogare le sanzioni
6.4.4. Confisca delle merci e delle attrezzature
CAPITOLO 7 - PUBBLICITÀ DEI PREZZI
7.1. La pubblicità dei prezzi nel commercio al dettaglio in sede fissa
7.2. La pubblicità dei prezzi nel commercio sulle aree pubbliche
7.3. L'indicazione del prezzo di vendita per unità di misura
7.4. Esenzioni dall'obbligo di indicazione del prezzo per unità di misura
CAPITOLO 8 - VENDITE STRAORDINARIE
8.1. La disciplina generale
8.1.1. Le vendite di liquidazione
8.1.2. Le vendite di fine stagione
8.1.3. Le vendite promozionali
8.1.4. Le vendite sottocosto e il d.P.R. 6 aprile 2001, n. 21
8.1.4.1. Ambito di applicazione del regolamento
8.1.4.2. Individuazione degli sconti e delle contribuzioni
8.1.4.3. Limitazioni in caso di gruppi commerciali
8.1.4.4. Modalità e limiti allo svolgimento
8.1.4.5. Comunicazione al comune
8.1.4.6. Decorrenza e computo temporale
8.1.4.7. Referenza
8.1.4.8. Vendite sottocosto sempre consentite
8.1.4.9. Condizioni, contenuti e modalità di informazione al consumatore
8.1.4.10. Vendite sottocosto frazionate/riservate ai soci di una cooperativa di consumo
8.1.4.11. Verifica dell'applicabilità della disciplina sul sottocosto in caso di vendita abbinata
8.2. Sistema sanzionatorio
CAPITOLO 9 - DISCIPLINA DELLA VENDITA DI QUOTIDIANI E PERIODICI
9.1. La disciplina della stampa dopo il d.l. n. 1/2012, convertito nella legge n. 27/2012
9.2. Le programmazioni delle attività economiche dopo le manovre di liberalizzazione 2011 e 2012
9.3. Come programmare le attività di vendita della stampa
9.4. Le modalità di vendita: la SCIA nella disciplina della stampa
9.5. La disciplina della stampa dopo il d.l. n. 50/2017 convertito nella legge n. 96/2017
CAPITOLO 10 - FATTISPECIE SPECIALI DI COMMERCIO
10.1. Elementi introduttivi
10.2. Vendita dei prodotti appartenenti alla tabella riservata ai farmacisti
10.3. Vendita dei medicinali da banco negli esercizi commerciali - Parafarmacie
10.3.1. Ampliamento della gamma dei medicinali vendibili nelle parafarmacie
10.4. Vendita dei generi di monopolio
10.5. Vendita dei prodotti ortofrutticoli da parte degli imprenditori agricoli
10.5.1. Consumo sul posto nelle aziende agricole
10.6. Vendita e somministrazione presso gli impianti di distribuzione di carburanti
10.7. Vendita da parte degli artigiani dei prodotti di propria produzione
10.8. Vendita da parte degli industriali dei prodotti di propria produzione
10.9. Vendita del pane
10.9.1. Vendita da parte dei panifici
10.9.2. Consumo sul posto nei panifici
10.9.3. Vendita negli esercizi commerciali e sulle aree pubbliche
10.10. Vendite effettuate da pescatori, cacciatori e raccoglitori di funghi
10.11. Vendita di proprie opere d'arte e dell'ingegno, comprese le proprie pubblicazioni
10.12. Vendite dei beni del fallimento
10.13. Vendite durante il periodo di svolgimento delle fiere
10.14. Vendita diretta degli enti pubblici
10.15. Vendita e somministrazione nei cinema a favore degli spettatori
10.16. Vendita delle carni
CAPITOLO 11 - LA DISCIPLINA DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI
11.1. L'individuazione dell'imprenditore agricolo
11.2. La procedura amministrativa per la vendita dei prodotti dell'imprenditore agricolo
11.3. La vendita effettuata in forma itinerante da parte del produttore agricolo
11.4. L'imprenditore agricolo e l'agriturismo
11.5. Le attività assimilate all'agriturismo: il d.lgs. n. 4/2012
11.6. Le società agricole, gli IAP ed i coltivatori diretti
CAPITOLO 12 - LA TUTELA DEI CONSUMATORI ATTRAVERSO IL CODICE: IL D.LGS. N. 206/2005
La tutela dei consumatori attraverso il codice: il d.lgs. n. 206/2005.
CAPITOLO 13 - LE ATTIVITÀ ARTIGIANALI
13.1. La disciplina delle professioni: la tutela della concorrenza.
13.2. L'artigianato: concetto ed individuazione dell'attività
13.3. Le attività artigianali alimentari ed il consumo sul posto
13.4. Gli artigiani alimentari e la produzione su strutture e laboratori mobili
13.5. Il prodotto di gastronomia
13.6. L'attività di estetista
13.6.1. Definizione dell'attività
13.6.2. I requisiti professionali
13.6.2.1. La formazione professionale
13.6.3. Avvio dell'attività
13.6.3.1. Il responsabile tecnico
13.6.3.2. La vigente disciplina della SCIA
13.6.3.3. La tipologia di SCIA applicabile all'attività di estetista
13.6.3.4. La modulistica unificata e standardizzata da utilizzare
13.6.4. Modalità di svolgimento dell'attività
13.6.4.1. Vendita di prodotti specifici
13.6.4.2. Apparecchi elettromeccanici per uso estetico
13.6.4.3. Affitto di cabina/poltrona
13.6.5. Il sistema sanzionatorio
13.7. L'attività di acconciatore
13.7.1. Definizione dell'attività
13.7.2. I requisiti professionali
13.7.3. Avvio dell'attività
13.7.3.1. Il responsabile tecnico
13.7.3.2. La vigente disciplina della SCIA
13.7.3.3. La tipologia di SCIA applicabile all'attività di acconciatore
13.7.3.4. La modulistica unificata e standardizzata da utilizzare
13.7.4. Modalità di svolgimento dell'attività
13.7.4.1. La vendita di prodotti specifici
13.7.4.2. Attività di acconciatore svolta unitamente all'attività di estetista
13.7.4.3. L'utilizzo di soggetti non stabilmente inseriti nell'impresa
13.7.4.4. L'affitto di cabina/poltrona
13.7.5. Il sistema sanzionatorio
13.8. Tatuaggi, trucco e piercing
13.9. Le discipline del benessere non assimilabili all'attività estetica
13.10. TUINA: disciplina del benessere o estetica?
13.11. L'attività di autoriparatore
13.11.1. Definizione dell'attività
13.11.2. I requisiti per l'avvio dell'attività
13.11.2.1. Requisiti personali e di onorabilità
13.11.2.2. I requisiti tecnico-professionali
13.11.3. I chiarimenti ministeriali in materia di requisiti
13.11.3.1. L'attività lavorativa nell'ultimo quinquennio
13.11.3.2. Il possesso dei requisiti da parte delle nuove figure contrattuali
13.11.3.3. I programmi di formazione professionale
13.11.3.4. Il regime transitorio introdotto dalla legge n. 224 del 2012
13.11.4. Avvio dell'attività
13.11.4.1. Il responsabile tecnico
13.11.4.1.1. Il rapporto di immedesimazione con l'impresa
13.11.4.2. La vigente disciplina della SCIA
13.11.4.3. Le tipologie di SCIA applicabili all'attività di autoriparatore
13.11.4.4. La modulistica unificata e standardizzata da utilizzare
13.11.5. Regime sanzionatorio
13.11.5.1. Responsabilità delle imprese esercenti l'attività di autoriparazione
13.11.6. La revisione dei veicoli
Editore |
Maggioli Editore |
Formato |
Cartaceo |
Dimensione |
17x24 |
Pagine |
542 |
Pubblicazione |
Agosto 2018 (III Edizione) |
ISBN / EAN |
8891628312 / 9788891628312 |
Collana |
Commercio & Servizi |