Il Regolamento 1169/2011 ha esteso il campo applicativo della disciplina dell’etichettatura dei prodotti alimentari alle attività di ristorazione quali bar, ristoranti, mense scolastiche, mense ospedaliere, pizzerie, agriturismi ecc., disponendo che anche in questi contesti commerciali siano indicati gli allergeni alimentari eventualmente presenti negli alimenti.
La norma che disciplina attualmente l’etichettatura dei prodotti alimentari è il D.lgs. 109/1992, che esclude invece dal proprio campo di applicazione i ristoranti. Le disposizioni sopra richiamate sono entrate in vigore su tutto il territorio dell’Unione Europea il 13 Dicembre 2014.
Tale previsione costituisce una novità assoluta per questo settore, che per giunta non ha caratteristiche operative assimilabili a nessuno degli altri ambiti commerciali in cui sono previsti obblighi di etichettatura per gli alimenti venduti al consumatore. È quindi comprensibile il disappunto espresso dai ristoratori.
Le autorità competenti, nazionali e regionali, sono in evidente ritardo nel definire le norme nazionali sull’etichettatura dei prodotti alimentari preparati e venduti direttamente al consumatore. Il tema degli allergeni rappresenta per giunta un argomento molto delicato, che ha ripercussioni importanti sulla salute e la qualità della vita di molte persone che soffrono di allergie ed intolleranze alimentari.
Lo stesso Regolamento 852/2004, nel prevedere che gli operatori del settore alimentare debbano disporre di sistemi in grado di garantire la sicurezza dei consumatori, coinvolge anche i titolari di ristoranti nell’obbligo di gestire i pericoli, compresi quindi gli allergeni, in modo che la salute del consumatore sia tutelata.
Le esperienze di buone prassi adottate in ambito internazionale, insieme alle competenze ed alle esperienze di esperti, possono costituire la base per definire le indicazioni pratiche applicative delle disposizioni normative relative al rischio allergeni e alla modalità di comunicazione al consumatore.